Ovvero come concepisco ed applico il processo del REBIRTHING

   Si tratta di una particolare tecnica respiratoria denominata appunto “Rebirthing”, che permette di esplorare e vivificare sensazioni, emozioni e convinzioni presenti nel proprio corpo-mente, arrivando ad approfondirle e svilupparle nella loro interezza.

    Il Rebirthing mette in moto un processo semplice ed essenziale, che si affida alla forza vivificante del respiro. Ci sono poche regole da seguire, che possono essere riassunte in una sola: mantenere una circolarità e una convinzione (o intensità) nei diversi ritmi respiratori che si succedono durante la pratica; del “resto” se ne occupa il respiro.

    Bisogna semplicemente lasciarsi andare, stimolati dalla musica, e il respiro fa emergere ricordi del passato, o stati emotivi particolari (che si espandono e poi si trasformano), o immagini interiori (spesso vivide e stupefacenti), o il desiderio di accompagnare quello che si sta provando con un suono particolare della voce, o tante altre cose ancora.

    Si tratta di un vero e proprio viaggio interiore, spesso sorprendente e sempre arricchente e rigenerante, nel quale entrano in gioco energie profonde, che tendono a una guarigione naturale dell’ansia e dei blocchi psicologici.

    Una vera scoperta di Sé, che tra l’altro mette in moto anche la consapevolezza e l’intelligenza della persona, la quale riesce ad orientarsi meglio nei meandri della sua vita e a riconciliarsi con il passato. Questo aspetto si evidenzia nel momento conclusivo della testimonianza ed elaborazione di ciò che si è vissuto durante la tecnica e durante il rilassamento. E per terminare, un accenno proprio al rilassamento finale: questa condizione, dopo tanto respiro, è un immergersi in uno stato di profonda calma, spesso accompagnata da forme di appagamento o gioia molto intense.

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